Flora vive in un vicolo della città vecchia, una di quelle strade con i ciottoli che sembrano portare da nessuna parte. Non si chiama così, Flora; il nomignolo gliel’ha dato anni fa il panettiere di fronte, per quel balconcino minuscolo stracolmo di piante. È un vero e proprio pontesèl, come si dice a Verona, meno... Continue Reading →
Al tempo dell’Eden – di Matelda Novelli
EVA - Bello qui. E' davvero tutto bello in questo posto. Deve essere un quartiere di lusso, con questo giardino che non finisce mai. Anche il proprietario è molto gentile e mi fa spesso da guida. Mi spiega tante cose e me ne insegna il nome. Ho già imparato tante tante parole e vorrei fare... Continue Reading →
Valentina – di Matelda Novelli
Quando la conobbi, intorno alla prima metà del novecento, ero una bimbetta di cinque o sei anni. Di sicuro l'avevo già vista chissà quante volte, perché abitava a Scarlino come me, ma quel giorno presi coscienza di averla conosciuta. Mi ricordo che pensai che doveva avere cent'anni. Invece non ce li poteva avere se dieci... Continue Reading →
La torta è in forno – di Mariele Rosina
Ho raccolto le lacrime di Teresa, ho assorbito la rabbia di Gaetano che è uscito sbattendo la porta. Hanno litigato, non ho capito perché. Del resto, non sono affari miei, anche se un po’ mi dispiace. Ora, in casa, regna un silenzio sospeso, quasi un senso di attesa. Scorre l’acqua nel lavandino della cucina pieno... Continue Reading →
Equilibrio – di Elena Marra – ssini
È indietro col lavoro, ma non importa. Ormai vuole vedere come va a finire. Vuole capire se la coppia del ventiduesimo scoppia e in che modo. Vuole arrivare in fondo alla faccenda a costo di non arrivare in cima. Quindi anche stasera, come le due sere precedenti, poco prima del fine turno, fa scendere di... Continue Reading →
Gordias il Ciliccio – di Cinzia Fabretti
Figlio di cagna. Possa il dio del mare strapparti con un'onda dal ponte della tua nave pirata. Ti maledico! E se sopravvivo ai flutti, se giungo sino a terra, io sacrificherò a ogni dio di queste rive affinché la tua sorte sia amara e dolorosa come quella che ti arroghi il diritto di infliggere agli... Continue Reading →
INSHALLAH – di Tiziana De Felice
Il riverbero del sole è insopportabile. Mi costringe a stare con gli occhi socchiusi e le figure intorno sembrano fluttuare. Mani che si agitano, bocche aperte, occhi, quanti occhi… Ci sono anche “quegli” occhi! Li riconoscerei fra mille! Due fessure maligne che perforano le viscere. Tu sia maledetto, Hami, il difensore! Un bastardo, ecco cosa... Continue Reading →
L’ora del tè – di Serena Pisaneschi
«Lo dicevo io, ci doveva essere per forza qualcosa sotto.» «Cioè?» «Ma non lo vedi il tenore di vita che hanno i Pallini? Macchinoni, vacanze all'estero, vestiti di marca... O lavorano a nero o rubano.» «E se avessero soldi di famiglia?» «Macché, ho controllato. Il padre di lui ha sempre lavorato in fabbrica, la mamma... Continue Reading →
A cavallo di un caval – di Cinzia Fabretti
Saretta era un’amica. Piccina, dalla pelle scura, che parlava un dialetto curioso e stretto che spesso non capivo. Però lei capiva me e mi dimostrava tutta la sua felicità quando mi fermavo a giocare con lei. Vivevo nella città vicina e lei in campagna, tutto l’anno, non so come andasse a scuola, non ne parlammo... Continue Reading →
Gioia – di Gabriella D. Jana
Infilò guanti e mascherina chirurgica. Chiuse il portoncino con un colpo che risuonò nella tromba delle scale. Scese i gradini di corsa, si riversò in strada con lo spirito di una bambina libera di giocare. In autobus osservò la strada con occhi sgranati e interessati. Alla fermata comunque si sentì a disagio. Silenzio. Non quello... Continue Reading →