Mi divertivo da ragazzina, verso i dieci, undici anni a suonare i campanelli dei portoni.Non ero mai sola, no, perchĂ© la regola era che bisognava essere minimo in due, solo così potevamo vantarci, dopo, oppure subire in silenzio le prese in giro dei compagni.Loro invece erano in molti, se ne stavano sempre lì lucidi, schierati... Continue Reading →
Arrivederci a giovedì – di Stefania Lami
Stanno seduti con gli avambracci che si sfiorano, appoggiati sull’unico tavolino all’ombra in quella piccola terrazza arrampicata sugli scogli.La brezza estiva che esce dal mare lì davanti li investe piano, dissolvendo il fumo della sigaretta appena sporcata di rosso dalla bocca della ragazza e facendo vibrare quei pochi capelli bianchi sparsi sul piccolo vecchio cranio... Continue Reading →